“Una notizia strepitosa era giunta alla Questura di Treviso. Una di quelle notizie che fanno tremare le valvole cardiache anche ai poliziotti più esperti …” (F. ERVAS, La giustizia non è una pallottola, Ed. Marcos y Marcos)

Quando Jack, ex cadetto della questura, entrò con la sua felpa nera in quell’edificio, una notizia strepitosa era giunta. Glielo aveva confidato Henry del centralino, uno degli unici due amici che aveva in quel lavoro. Forse perché sembrava pazzo, aveva stretto un legame solo con lui ed il suo capo Thomas. “Senti qua, è stato trovato il corpo morto del commissario”, gli aveva sussurrato. Jack, in quella frase, aveva percepito un po’ di paura, ma doveva essere normale dato che l’uomo esanime era sempre stato la figura di riferimento per tutti: infatti, anche i poliziotti più esperti sembravano scioccati.

Trovato fuori dall’edificio, accantonato in un angolo, era deceduto per tre colpi di arma da fuoco, gli aveva detto Henry. Aveva anche aggiunto che alcuni l’avevano visto uscire poco prima con un uomo incappucciato con la felpa nera, proprio come quella di Jack.

Proprio mentre quest’ultimo ascoltava la storia del suo amico, squillò il telefono. “Buongiorno, questura di Treviso”, rispose lui. “Questa è una chiamata registrata”, esordì una voce roca. “La persona davanti a lei è colui che ha ucciso il signor Thomas”. Henry, confuso, spostò il suo sguardo su Jack, in piedi davanti al centralino, che ora lo fissava con uno sguardo da pazzo, mentre gli puntava la pistola contro. “La giustizia non è una pallottola, di solito”, disse l’ex cadetto.

Quattro chiacchiere con l’autore: ALESSANDRO SCHIO, finalista del CartaCarboneContest Letterario

Cos’è per te la scrittura?

  • Per me la scrittura è un modo per esprimere quello che ho dentro e per analizzare i miei comportamenti nella vita di tutti i giorni.

Durante il Contest ti sei ispirato a libri, a film o a scene di vita vissuta?

  • Mi sono ispirato ad un racconto svolto a scuola il giorno prima della gara, insieme ad un mio compagno di classe, per esercitarmi un po’.

Se dovessi scegliere una colonna sonora come sottofondo del tuo racconto, quale sceglieresti?

  • Sceglierei una musica malinconica suonata al pianoforte.

Come nasce la tua passione per la scrittura?

  • È nata a scuola, grazie alle indicazioni di un’insegnante.

Hai un libro del cuore?

  • Sì, adoro la saga di Percy Jackson.

Ti piacerebbe un giorno scrivere un romanzo?

  • Sì, mi piacerebbe scrivere una mia storia, una saga ambientata nel mondo di oggi con un’attenzione verso l’analisi psicologica dei personaggi.

A quale autore del presente o del passato vorresti assomigliare per stile di scrittura?

  • Mi piace lo stile di Rick Riordan.

Perché consiglieresti di partecipare alla sfida tra studenti del festival letterario “CartaCarbone”?

  • Per mettersi alla prova e per allenare la propria creatività.