MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

di Giacomo Mazzariol

“-Ho avuto un periodo, Giacomo, che mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Alle superiori. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia. Mi volevano male. Se solo avessero saputo…

-Cosa?

-Che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio di non avermi fatto così, come quelli che mi offendevano. A loro è andata peggio: sono nati senza cuore.”

Trama


“Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello e che sarà speciale.

Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire -supereroe-. Scegli pure il suo nome: Giovanni. Poi lui nasce e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma non ha i superpoteri. Alla fine scopri la parola Down e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna.

Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E in ogni caso è il tuo migliore amico.

TE LO CONSIGLIO PERCHE’…


Giacomo Mazzariol, il giovane lautore di questo libro, condivide con il suo pubblico di lettori un aspetto molto personale e intimo della sua vita, utilizzando un lessico semplice, scorrevole e comprensibile a tutte le età.

Nel libro “Mio fratello rincorre i dinosauri” i personaggi che vengono presentati nel corso delle pagine ti portano a riflettere su tematiche importanti come la diversità, spesso al giorno d’oggi non ben vista ed accettata completamente. 

Ti consiglio di leggerlo, perché è una storia che alterna la commozione al sorriso e talvolta alla risata, coinvolgendoti nelle avventure che questa famiglia affronta di giorno in giorno.

Inoltre, quando si sente spesso usare la parola “down” in modo dispregiativo, derisorio o egualmente inappropriata si dimentica il vero significato del termine. Trovo che grazie a questo libro si possa comprendere appieno il suo significato, per acquisire anche una maggiore consapevolezza.

“Mamma diceva che amare un fratello non vuol dire scegliere qualcuno da amare; ma ritrovarsi accanto qualcuno che non hai scelto e amarlo. Ecco, scegliere di amare, non scegliere la persona da amare. Ma io non ci riuscivo. Perché ero io che avevo bisogno di essere amato.”

#TELOCONSIGLIO